Lago, montagna, cultura, tradizione...

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La Comunità Montana Lario-Intelvese, nata nel 1971 come momento di aggregazione dei piccoli comuni, fu il risultato di un processo di riaffermazione dell’identità della Valle Intelvi e una scommessa sulla possibilità di attivare nuove risorse nella società e nella economia dell’area.

Da allora La ricognizione delle funzioni fondamentali dei comuni ha permesso di riconoscere compiti e responsabilità anche alle municipalità più piccole, in particolare montane, grazie alla loro capacità di realizzare momenti di alta integrazione e associazione sovra-comunale.

Il nome “Lario Intelvese” contiene in sé non solo l’indicazione “geografica”, ma anche il progetto stesso dell’area. Infatti la Comunità vuole guardare sì soprattutto alla montagna ed ai suoi problemi, ma ambisce anche a rinnovare e rafforzare il legame con il suo territorio posto in riva al lago attraverso una serie di azioni e di obiettivi che devono tendere a:

Promuovere, favorire e coordinare le iniziative rivolte alla valorizzazione economica, sociale, ambientale e turistica delle zone montane, curando unitariamente gli interessi delle popolazioni locali, allo scopo di eliminare gli squilibri di natura economica, sociale e civile fra le zone montane ed il resto del territorio;

Concorrere, nell’ambito della legislazione vigente, alla difesa del suolo ed alla tutela ambientale;

Riconoscere nel Comune, nella stessa Comunità Montana e nelle Unioni dei Comuni, gli Enti amministrativi più vicini alla popolazione e più consoni a comprenderne e recepirne le istanze fondamentali, capaci di porsi al supporto delle singole municipalità nell’espletamento delle funzioni proprie, delegate e nell’esercizio associato dei compiti comunali;

Ricercare livelli quantitativi e qualitativi di servizi omogenei in tutti i comuni membri, applicando principi di sussidiarietà tra enti e di solidarietà fra comuni con maggiori possibilità e quelli più svantaggiati;

Tutelare e valorizzare la cultura e le tradizioni locali, il patrimonio storico e religioso, ricercando e promuovendo la collaborazione di associazioni, enti e, in particolare, degli organismi scolastici;

Realizzare politiche di formazione professionale finalizzate alla vita e alle attività lavorative in montagna;

Favorire le iniziative economiche, sociali e culturali tese a rafforzare il rapporto e l’integrazione tra la dimensione locale, espressa dalla specificità della Comunità Montana, ed i principi e i valori dell’Unione Europea.